Il decreto #CuraItalia ha previsto un’indennità di 600 euro, non tassabile, per i lavoratori autonomi iscritti all’Inps, sia alla gestione separata, sia alla gestione artigiani e commercianti, per il mese di marzo. Il bonus spetta anche ai lavoratori con contratto di collaborazione coordinata e continuativa.
a chi spetta l’indennità?
L’indennità spetta a:
- liberi professionisti titolari di partita IVA già al 23 febbraio 2020 iscritti alla gestione separata Inps, anche se percettori di indennità di disoccupazione DIS-COLL;
- lavoratori con contratto di collaborazione coordinata e continuativa già iscritti al 23 febbraio 2020 alla gestione separata, anche se percettori di indennità di disoccupazione DIS-COLL;
- lavoratori iscritti alla gestione Inps artigiani, commercianti ed agricoltura, compresi gli imprenditori agricoli professionali (IAP);
- ex dipendenti stagionali del turismo e stabilimenti termali che abbiano cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 ed il 17 marzo 2020 e non abbiano in essere alcun rapporto di lavoro dipendente, anche se percettori di indennità di disoccupazione NASpI;
- operai agricoli a tempo determinato che nell’anno 2019 abbiano versato un contributo giornaliero per almeno 50 giornate;
- lavoratori dello spettacolo iscritti al fondo pensioni dello spettacolo, che abbiano versato nel 2019 almeno 30 contributi giornalieri e che nel 2019 abbiano conseguito un reddito lordo inferiore a 50.000 euro, purché non titolari di contratto di lavoro dipendente alla data del 17 marzo 2020, anche se percettori di indennità di disoccupazione NASpI;
- collaboratori sportivi che abbiano un rapporto di collaborazione instaurato in data antecedente al 23 febbraio 2020 con federazione sportiva nazionale, ente di promozione sportiva, associazione o società sportiva dilettantistica iscritta al registro del Coni.
Per tutti vale l’esclusione dal beneficio nel caso in cui fossero titolari di pensione, reddito di cittadinanza, assegno di invalidità o fossero iscritti ad altre casse previdenziali obbligatorie.
Per il periodo di fruizione non è riconosciuto l’accredito di contribuzione figurativa, né il diritto all’assegno per il nucleo familiare.
L’indennità, invece, è compatibile e cumulabile con:
- somme derivanti da borse di lavoro, stage e tirocini professionali;
- premi o sussidi per fini di studio o di addestramento professionale;
- premi o compensi conseguiti per lo svolgimento di attività sportiva dilettantistica;
- compensi per prestazioni di lavoro autonomo occasionale che, ricordiamo, non può superare i 5.000 euro annui.
…ed agli agenti iscritti Enasarco?
Si: le FAQ pubblicate dal Ministero hanno risposto affermativamente. Si precisa che gli agenti possono in alternativa richiedere l’indennità prevista dall’Enasarco.
Ho sentito che gli amministratori di Srl sono co.co.co…quindi l’indennità spetta anche a loro?
La Corte di Cassazione, a sezioni unite, con la sentenza 1545/2017, ha precisato che tra gli amministratori e la società di capitali che gli stessi amministrano non c’è un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa ma un più generale rapporto societario. Quindi, l’indennità di 600 euro non spetta agli amministratori di società di capitali (Srl, Spa, Sapa), a meno che questi non siano iscritti contemporaneamente alla gestione separata ed a quella artigiana e commercianti in qualità di soci lavoratori.
Spetta anche ai soci che prestano la propria opera in via esclusiva o prevalente nella loro società?
Si: le FAQ pubblicate dal Ministero hanno precisato che l’indennità spetta a tutti i soci di società di persone o di capitali iscritti alla gestione inps artigiani-commercianti
Ho un’impresa famigliare, i 600 euro spettano solo a me o anche ai miei collaboratori?
Si: l’Inps, con la circolare 49/2020, ha esteso l’indennità anche ai familiari coadiuvanti/coadiutori dell’impresa familiare .
…e per i professionisti iscritti alle casse private?
Tutti i professionisti non iscritti all’Inps possono richiedere l’indennità di 600 euro a condizione che:
- nell’anno 2018 non abbiano conseguito un reddito superiore a 35.000 euro e che la propria attività sia stata limitata dai provvedimenti restrittivi emanati in conseguenza all’epidemia da coronavirus (si attendono indicazioni ufficiali che chiariscano cosa si intende per “limitazione” in quanto l’attività degli studi professionali non è mai stata sospesa dai decreti emanati dal Governo);
- nell’anno 2018 abbiano conseguito un reddito compreso tra i 35.000 ed i 50.000 euro ed abbiano cessato l’attività nel periodo compreso tra il 23 febbraio ed il 31 marzo 2020 o nel primo trimestre 2020 abbiano subito una riduzione del reddito di almeno il 33% rispetto al primo trimestre 2019.
Si precisa che il reddito da prendere a riferimento deve essere comprensivo di eventuali redditi da locazione soggetti a cedolare secca od al regime degli affitti brevi.
La richiesta dovrà essere inoltrata alla propria Cassa Previdenziale, con la modulistica messa a disposizione dalla stessa, a partire dal 1° aprile e fino all’ultimo giorno dello stesso mese.
Le indennità saranno erogate in base all’ordine cronologico di presentazione e validazione delle domande.
Quando verranno erogati i 600 euro?
Il contributo di 600 euro verrà erogato dall’INPS a partire dal 15 aprile.
Come presento la richiesta?
La richiesta dovrà essere effettuata solo telematicamente a partire dal 1° aprile. Il contribuente dovrà essere in possesso del pin dispositivo rilasciato dall’Inps od in alternativa di spid di livello 2 o superiore, carta d’identità elettronica 3.0, carta nazionale dei servizi. Vista l’impossibilità di recarsi presso gli uffici, i contribuenti potranno richiedere il pin sul sito (servizio “Richiesta pin”) od al contact center (803.164 da telefono fisso, 06.164.164 da telefono mobile) ed utilizzare solamente la prima parte del codice che gli verrà recapitata via mail o sms entro 12 ore. Qualora il contribuente non riceva entro 12 ore il pin, dovrà rivolgersi al Contact Center per l’immediato rilascio.
In alternativa, la richiesta può essere presentata da un Patronato o da un Commercialista, previa delega.
I collaboratori sportivi invece dovranno presentare la domanda alla società “Sport e Salute Spa” ma per conoscere la procedura nel concreto si attende il decreto attuativo che sarà emanato entro il prossimo 1° aprile.
È previsto il click day?
L’Inps ha smentito tale ipotesi più volte, affermando però che l‘erogazione seguirà l’ordine di ricezione delle richieste.
Anche le casse private dei professionisti hanno confermato tale modalità.
Ci sono abbastanza soldi per tutti?
Il decreto ha assegnato a copertura una quota che sembrerebbe non coprire interamente gli aventi diritto, è stato poi però affermato che in caso di necessità i fondi assegnati saranno integrati, presumibilmente con il decreto previsto per aprile.
Sono previsti i 600 euro anche per aprile?
Al momento non ci sono conferme ufficiali, rimaniamo in attesa del decreto previsto per il mese di aprile.
Aumenteranno l’indennità da 600 a 1.000 euro?
Come per la domanda precedente, al momento non ci sono conferme ufficiali, rimaniamo in attesa del decreto previsto per il mese di aprile.
I 600 euro mi spettano anche se sto continuando a lavorare?
Si, l’indennità non ha restrizioni in base ai beni o servizi venduti e quindi ne potranno beneficiare anche coloro che svolgono le attività identificate come essenziali quali, per esempio, la vendita di generi alimentari o di prima necessità.