Il decreto #CuraItalia, ha introdotto un credito d’imposta sull’affitto dei negozi relativo al mese marzo. Si tratta di un’agevolazionericonosciuta agli imprenditori che svolgono la propria attività all’interno di immobili dati loro in locazione, censiti nella categoria catastale C/1 (negozi e botteghe).
Il credito di imposta è utilizzabile in F24 per la compensazione di imposte o contributi con il codice tributo “6914”, già dal 25 marzo 2020.
Il suo ammontare è pari al 60% dell’importo del canone di locazione relativo al mese di marzo 2020. Per poterne usufruire sono necessari:
- un contratto di locazione (non un contratto di comodato o leasing) in corso di validità, non risolto e non scaduto;
- in alternativa, un contratto cessato nel corso del mese di marzo.
Il credito è riconosciuto solamente se il canone di marzo è stato effettivamente corrisposto.
Permangono alcuni dubbi su come calcolare il credito nel caso in cui fossero locati congiuntamente più immobili di diversa categoria, ad esempio un negozio C1 con annesso deposito C/2. Si pensa che, se nel contratto è espressamente previsto un canone per ciascuna unità immobiliare, si farà riferimento al solo canone per l’immobile C/1; se invece non fosse prevista una divisione tra le due unità immobiliari, si procederà a calcolare il bonus solo sulla frazione di canone imputato al C/1 in base al rapporto tra le due rendite catastali.
È importante sottolineare che il credito d’imposta spetta solamente alle attività sospese dalla legge, ossia le attività che non sono state identificate come essenziali, quindi ad esempio non spetta a farmacie, parafarmacie e punti vendita di generi alimentari di prima necessità.
Per le attività ritenute non essenziali, ma che hanno deciso comunque di rimanere aperte svolgendo la propria attività in un immobile C/1 in locazione il bonus è comunque riconosciuto. Al contrario, se un’attività essenziale ha comunque deciso di chiudere, non potrà beneficiare del credito d’imposta.Nulla purtroppo è previsto per quelle attività svolte in locali di categoria C/3 (laboratori) e D/8 (fabbricati costruiti o adattati per le speciali esigenze di un’attività commerciale) che sono chiuse per legge o comunque fortemente danneggiate dalla situazione sanitaria. In merito attendiamo il decreto previsto per il mese di aprile.