Il lockdown è terminato ma è nell’ultimo quadrimestre 2020 che le aziende avranno maggior bisogno di liquidità: da un lato, infatti, la ripresa dell’attività con bassi volumi spesso genera maggiori perdite rispetto al fermo completo a causa di tutti quei costi minimi fissi che un’impresa deve sostenere se vuole operare, indipendentemente dal volume di produzione (si pensi ad esempio alle spese per pulizie o ad un cameriere che deve comunque essere in servizio sia che durante la serata entri un solo cliente, sia che vengano occupati dieci coperti).
Dall’altro lato, le aziende si troveranno a dover pagare sia le nuove forniture, sia quelle arretrate.
Il decreto Agosto ha previsto tre importanti misure a supporto della liquidità delle PMI:
- Ulteriore dilazione delle imposte e dei contributi sospesi;
- Rinvio del versamento del secondo acconto;
- Proroga delle moratorie.
1) Ulteriore dilazione delle imposte e dei contributi
I versamenti che originariamente avevano scadenza il 16 marzo, 16 aprile e 16 maggio, in un primo momento sospesi fino al 31 maggio ed al 30 giugno, poi ulteriormente posticipati al 16 settembre, possono ora essere pagati nelle seguenti modalità:
- per un importo pari al 50 per cento delle somme oggetto di sospensione, in un’unica soluzione entro il 16 settembre 2020, o, mediante rateizzazione, fino ad un massimo di quattro rate mensili di pari importo, con il versamento della prima rata entro il 16 settembre 2020;
- per un importo pari al restante 50 per cento delle somme oggetto di sospensione, in un’unica soluzione entro il 18 gennaio, oppure mediante rateizzazione, fino ad un massimo di ventiquattro rate mensili di pari importo, con il versamento della prima rata entro il 18 gennaio 2021.
2) Rinvio del versamento del secondo acconto
È prorogato al 30 aprile 2021 il termine di versamento della seconda o unica rata dell’acconto delle imposte sui redditi e dell’Irap per i soggetti Isa che hanno subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 33% nel primo semestre dell’anno 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
3) Proroga moratorie
Il termine originario del 30 settembre previsto dal decreto Cura Italia per le moratorie è prorogato al 31 gennaio 2021.
Pertanto:
a) per le aperture di credito a revoca e per i prestiti accordati a fronte di anticipi su crediti, gli importi accordati non possono essere revocati fino al 31 gennaio 2021;
b) per i prestiti non rateali i contratti sono prorogati fino al 31 gennaio 2021 alle stesse condizioni;
c) per i mutui e gli altri finanziamenti a rimborso rateale, il pagamento delle rate o dei canoni di leasing è sospeso sino al 31 gennaio 2021.