È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la circolare Mise del 16 dicembre con cui viene spiegato l’accesso alla nuova versione dell’agevolazione Smart&Start prevista per le start up innovative che dovranno presentare la relativa domanda a partire dal 20 gennaio.
Cos’è: Smart&Start Italia è uno strumento agevolativo finalizzato a promuovere su tutto il territorio nazionale le condizioni per la diffusione di nuova imprenditorialità e sostenere le politiche di trasferimento tecnologico e di valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata.
A chi si rivolge: l’agevolazione è riservata:
- alle startup innovative di piccole dimensioni, localizzate su tutto il territorio nazionale, iscritte nell’apposita sezione speciale del registro imprese costituite da non più di 60 mesi alla data di presentazione della domanda;
- alle persone fisiche che intendono costituire una startup innovativa (entro 30 giorni dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni);
- alle imprese straniere che si impegnano a istituire almeno una sede operativa sul territorio italiano.
Programmi ammissibili: piani di impresa aventi ad oggetto la produzione di beni e l’erogazione di servizi che presentano almeno una delle seguenti caratteristiche:
- significativo contenuto tecnologico e innovativo;
- sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale, dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’internet of things;
- valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata (spin off da ricerca);
I piani d’impresa possono essere realizzati anche in collaborazione con organismi di ricerca, incubatori ed acceleratori d’impresa, Digital Innovation Hub.
Cosa finanzia: piani d’impresa, di importo compreso tra 100 mila euro e 1,5 milioni di euro, comprendenti le seguenti categorie di spese:
- immobilizzazioni materiali quali impianti, macchinari e attrezzature tecnologici, ovvero tecnico-scientifici, nuovi di fabbrica, purché coerenti e funzionali all’attività d’impresa;
- immobilizzazioni immateriali necessarie all’attività oggetto dell’iniziativa agevolata, quali brevetti, marchi e licenze, certificazioni, know-how e conoscenze tecniche, anche non brevettate, correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
- servizi funzionali alla realizzazione del piano d’impresa, direttamente correlati alle esigenze produttive dell’impresa (progettazione, sviluppo, personalizzazione e collaudo di soluzioni architetturali informatiche e di impianti tecnologici produttivi, consulenze specialistiche tecnologiche, servizi forniti da incubatori e acceleratori d’impresa e quelli relativi al marketing ed al web-marketing, costi connessi alle collaborazioni instaurate con organismi di ricerca ai fini della realizzazione del piano d’impresa);
- personale dipendente e collaboratori a qualsiasi titolo aventi dottorato di ricerca o che sta svolgendo un dottorato di ricerca presso un’università italiana o straniera, oppure in possesso di laurea e che abbia svolto, da almeno tre anni, attività di ricerca certificata presso istituti di ricerca pubblici o privati, in Italia o all’estero i requisiti indicati all’articolo 25, comma 2, lettera h), numero 2), del decreto-legge n. 179/2012, nella misura in cui sono impiegati funzionalmente nella realizzazione del piano d’impresa.
Nei limiti del 20% delle predette spese è altresì ammissibile a contribuzione un importo a copertura delle esigenze di capitale circolante connesse al sostenimento di spese per materie prime, servizi necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa (ivi compresi quelli di hosting e di housing) e godimento di beni di terzi.
I piani di impresa devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda e devono essere conclusi entro 24 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.
Le
agevolazioni: finanziamento
agevolato, senza interessi, per un importo pari all’80% delle spese
ammissibili; l’importo del finanziamento è elevabile al 90% nel caso in cui la
startup sia interamente costituita da donne e/o da giovani di età non superiore
a 35 anni, oppure preveda la presenza di almeno un esperto con titolo di
dottore di ricerca (o equivalente) conseguito da non più di 6 anni e impegnato
stabilmente all’estero in attività di ricerca o didattica da almeno un
triennio.
Il finanziamento ha durata massima di 10 anni.
Per le startup innovative con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania,
Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, il predetto finanziamento è restituito in
misura parziale, per un ammontare pari al 70% dell’importo di finanziamento
agevolato concesso per le spese del piano di impresa.
servizi di tutoraggio: le sole startup innovative costituite da non più
di 12 mesi possono usufruire di servizi di tutoraggio tecnico-gestionale
identificati in base alle caratteristiche delle startup. Il valore dei predetti
servizi è pari a 15.000 euro per le startup localizzate nelle regioni Abruzzo,
Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia e a 7.500
euro per le startup localizzate nel restante territorio nazionale.
Come funziona: è necessario inviare le domande esclusivamente per via elettronica, utilizzando la procedura informatica messa a disposizione sul sito internet https://www.invitalia.it/cosa-facciamo/creiamo-nuove-aziende/smartstart-italia/modulistica, secondo le modalità e gli schemi ivi indicati.
L’accesso alle agevolazioni è subordinato alla stipula di un contratto di finanziamento tra il Soggetto gestore e l’impresa beneficiaria.
L’erogazione delle agevolazioni per stato di avanzamento può avvenire sulla base di fatture quietanzate e non quietanzate. In caso di fatture non quietanzate (nei limiti, comunque, del 30% delle spese ammesse alle agevolazioni) il pagamento delle stesse dovrà essere dimostrato al successivo stato avanzamento lavori, fatta salva la facoltà del Soggetto gestore di richiedere la documentazione attestante l’avvenuto pagamento dei titoli di spesa decorsi sei mesi dalla richiesta di erogazione dello stato avanzamento lavori ed in assenza di ulteriori richieste di erogazione. L’erogazione delle agevolazioni può avvenire anche attraverso l’utilizzo di un contratto di conto corrente vincolato