E’ scattato ieri 30 gennaio 2020 alle ore 12:00 il termine iniziale per la presentazione delle domande di accesso al bando Brevetti+ secondo una procedura a sportello. Le domande saranno valutate in ordine cronologico di arrivo fino a esaurimento dei fondi (ad oggi pari a 21,8 milioni di euro).
La misura agevolativa è finalizzata a sostenere sui mercati nazionali e internazionali le Pmi nella valorizzazione e sfruttamento economico del know how aziendale sottoforma di invenzioni industriali, mediante la concessione e l’erogazione di un contributo in conto capitale non superiore all’80% dei costi ammissibili, entro un importo massimo di 140.000 euro.
I soggetti beneficiari del bando sono le micro, piccole e medie imprese, comprese le start up innovative, aventi sede legale e operativa in Italia; in particolare, per le startup innovative, iscritte nella sezione speciale del registro delle imprese al momento della presentazione della domanda di agevolazioni, è prevista una quota pari al 15% delle risorse finanziarie disponibili.
Non esistono limitazioni di ambito territoriale entro i confini nazionali, né limitazioni settoriali, ad eccezione degli ambiti di attività esclusi dagli aiuti de minimis.
Le Pmi beneficiarie devono in particolare trovarsi in una delle seguenti situazioni:
- essere titolari o licenziatarie di un brevetto per invenzione industriale concesso in Italia successivamente al 01.01.2017;
- essere titolari di una domanda nazionale di brevetto per invenzione industriale depositata successivamente al 01.01.2016 con un rapporto di ricerca con esito “non negativo”;
- essere titolari di una domanda di brevetto europeo o di una domanda internazionale di brevetto depositata successivamente al 01.01.2016, con un rapporto di ricerca con esito “non negativo”, che rivendichi la priorità di una precedente domanda nazionale di brevetto;
- essere in possesso di un’opzione o di un accordo preliminare che abbia per oggetto l’acquisto di un brevetto o l’acquisizione in licenza di un brevetto per invenzione industriale, rilasciato in Italia successivamente al 01.01.2017, con un soggetto anche estero che ne detenga la titolarità;
- essere imprese neo-costituite in forma di società di capitali a seguito di operazione di spin-off universitari/accademici, per le quali sussistano, al momento della presentazione della domanda, la partecipazione al capitale da parte dell’università o dell’ente di ricerca in misura non inferiore al 10%, la titolarità di un brevetto per invenzione industriale o di un accordo preliminare di acquisto o di acquisizione in licenza d’uso di brevetto per invenzione industriale, purché concesso successivamente al 01.01.2017 e trasferito dall’università o ente di ricerca socio e l’Università o l’ente di ricerca sia ricompreso nell’elenco degli enti vigilati dal Miur.
Nelle FAQ pubblicate sul sito web ministeriale il Mise ha chiarito cosa si intenda per “rapporto di ricerca con esito non negativo” precisando che trattasi di rapporto che evidenzi almeno una rivendicazione positiva in relazione a due dei seguenti tre requisiti:
- novità
- attività inventiva
- applicazione industriale.
La misura rientra nel novero dei bandi pubblicati dal Mise il 03.12.2019, finalizzati alla valorizzazione dei titoli di proprietà industriale e al trasferimento tecnologico delle attività di R&S dal mondo della ricerca al mondo imprenditoriale, in relazione ai quali si rammentano le prossime date di apertura o di chiusura:
Soggetto gestore | Risorse stanziate | Data di apertura/chiusura del bando | |
Disegni+4 | Unioncamere | 13 milioni di euro | Dalle ore 9.00 del 27.02.2020 |
Marchi+3 | Unioncamere | 3,5 milioni di euro | Dalle ore 9.00 del 30.03.2020 |
Bando Utt | DGTPI-UIBM | 7,555 milioni di euro | Dal 16.12.2019 fino al 14.02.2020 |
Bando Poc | Invitalia | 5,3 milioni di euro | Dal 13.01.2020 fino al 27.02.2020 |
Articolo tratto da ecnews